Ciao Ragazze/i,
in questo secondo post dedicato ai blush vi parlo di quelli
più comuni, ovvero dei blush in polvere.
.
Di gran tendenza negli anni ’80, quelli che una volta erano
chiamati “fard” e che ora vengono chiamati “blush”, sono sempre stati un
elemento essenziale del make-up di ogni donna per dare ad ogni una di noi
quell'aspetto sano anche nelle giornate più cupe.
I blush in polvere, normalmente si presentano in cialda, da
prelevare con il pennello, ma in commercio esistono anche dei blush che non
sono stati compattati, e che quindi risultano in polvere libera.
Questo tipo di blush risulta quello più facile sia da
applicare che da sfumare anche se molto spesso la durata può risultare scarsa
se non si provvede ad applicare un prodotto cremoso sotto perché la polvere
tende a “volare via”.
I colori in commercio sono i più disparati, dai colori più
tenui e sobri a quelli più accesi, e anche i finish sono molto diversi tra
loro, infatti ci sono quelli completamente opachi, quelli shimmer con qualche
brillantino (adatti solo alle ragazze più giovani o per qualche occasione
limitatamente, però, alle ore serali) oppure esistono quelli ad effetto
traslucido che risultano luminosi.
I blush in polvere sono adatti a quasi tutti i tipi di pelle
e, se usati con una base cremosa, possono essere
utilizzati anche sulle pelli più secche evitando così di mettere in evidenza eventuali screpolature.
I pennelli che possono essere utilizzati per la stesura di
questi blush sono quelli “a lingua di gatto” adatti ad una stesura più precisa
ed intensa, mentre per un’applicazione più leggera e sfumata sono adatti
pennelli con setole meno fitte e sezione più ampia.
Ci vediamo al prossimo post
XOXO
Apotta
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